La parte più conosciuta del Taekwondo è costituita sicuramente dal combattimento sportivo. È grazie ad
esso infatti ed alle sue continue innovazioni che il Taekwondo WT è diventato sport olimpico e, di
conseguenza, lo sport da combattimento più praticato al mondo.
Il combattimento si svolge tra due contendenti (il blu e il rosso) su un’area di forma ottagonale di ampiezza
8 metri per 8. Per i bambini il campo di gara può essere anche di forma quadrata e/o di dimensioni inferiori
in accordo con il regolamento WT (da 6×6 a 8×8).
Gli incontri si suddividono in base al sesso, all’età, al peso e alla cintura degli atleti. Per tale motivo esistono diverse categorie. In primo luogo la distinzione viene effettuata tra maschi e femmine. In generale non è consentito il combattimento misto.
Per quanto riguarda l’età si distinguono 6 categorie a cui gli atleti vengono assegnati in base all’anno di nascita e non alla data esatta (es. un atleta che compie 15 anni il 1 ottobre 2021, sarà considerato già 15enne il 1 gennaio 2021).
Le categorie sono le seguenti:
Si aggiungono a queste le categorie Master (in fase sperimentale) da 30 anni in su suddivise a loro volta in Master 1 (da 30 a 35 anni), Master 2 (da 36 a 45 anni) e Master 3 (da 45 anni in su).
Ogni categoria viene a sua volta suddivisa in 8 sottocategorie di peso nei Senior e 10 in tutte le altre. Per le Olimpiadi le categorie di peso sono 4.
Infine gli atleti vengono accorpati a seconda del loro grado (cintura). Solitamente le sottocategorie sono 4:
Non è raro vedere altri tipi di suddivisioni quali:
Ovvero
Nelle gare internazionali, quando la competizione non è riservata esclusivamente alle cinture nere, si assiste spesso ad una suddivisione tra cinture meno minuziosa con soltanto due categorie:
Un incontro di Taekwondo si disputa in tre round da due minuti ciascuno con un minuto di intervallo per le categorie Senior e Junior. Per i Cadetti A la durata di ogni round scende a 1 minuto e 30 secondi e per i Kids a 1 minuto, mentre per gli Esordienti il combattimento è previsto sulla distanza di due round di un minuto con pausa di 30 secondi. La durata di ogni round può variare a seconda delle esigenze organizzative ed essere diminuita di conseguenza (mai aumentata).
Gli atleti, che indosseranno tutte le protezioni personali obbligatorie (parabraccia, guantini, paradenti, paratibia, conchiglia e piedini elettronici) verranno forniti dall’organizzazione di corazze elettroniche e, ove previsto, di caschetti elettronici (se non sono previsti saranno utilizzati quelli personali) del colore loro assegnato – blu o rosso. Le corazze ed i caschetti elettronici sono dispositivi che, oltre a svolgere una funzione di protezione per l’atleta, consentono di stabilire con certezza l’attribuzione del punto attraverso i sensori situati sulla loro superficie. Tali sensori, venuti a contatto con quelli inseriti sui piedini elettronici dell’avversario, se colpiti con forza sufficiente (debitamente tarata per ogni categoria di peso) inviano un impulso al computer tramite wifi ed in tempo reale appare il punteggio corrispondente sui monitor posti ai lati del campo di gara.
I punteggi sono così attribuiti:
Vengono aggiunti due punti ad ogni calcio se questo viene eseguito in rotazione.
Le aree valide sono il tronco e la testa per i calci e il solo tronco per i pugni. Non è mai consentito dare pugni al viso. Il tronco è inteso come la parte del corpo coperta dalla corazza e che comunque si trova sopra la cintura. Per testa si intende la parte al di sopra delle clavicole.
Vince l’atleta che al termine dei tre round avrà conseguito il punteggio maggiore.
I punti effettuati di pugno vengono assegnati dagli arbitri in quanto i guantini non posseggono il sistema elettronico ed il punto viene concesso solo se i giudici di sedia (2 su 3 ovvero 3 su 4, oppure 2 su 2) – e mai quello centrale – pigiano contemporaneamente (in un arco di tempo brevissimo) il pulsante per l’assegnazione del punto.
Le azioni scorrette comportano una penalità assegnata dall’arbitro centrale. Tale penalità chiamata Gam Jeom attribuisce un punto all’avversario. Dieci penalità subite nell’arco dell’incontro determinano la sconfitta dell’atleta.
Le penalità vengono assegnate per:
La vittoria si ottiene alla fine dei tre round per aver conseguito più punti rispetto all’avversario.
Se alla fine dei tre round i due atleti sono in parità viene disputato un 4° round – chiamato GOLDEN ROUND – di un minuto in cui chi per primo mette a segno DUE punti vince l’incontro. Il golden round inizia con il punteggio di 0-0
Se nessuno ha messo a segno i due punti prima della fine del golden round, vince chi aveva messo a segno un punto di pugno.
Se nessuno aveva messo a segno un punto di pugno, ovvero se entrambi ne avevano segnato uno, il computer valuterà chi dei due atleti ha calciato maggiormente a seconda dei contatti tra piedini e corazza che non sono stati di potenza adeguata da far segnare il punto. L’atleta che ne avrà portati a segno il numero maggiore avrà la vittoria.
In caso di ulteriore parità vincerà l’atleta che ha vinto più round nei primi tre round.
Se anche questo fattore risulta pari la vittoria va a chi durante tutto l’incontro compreso il golden round ha subito meno deduzioni
Essendo anche questo pari, l’arbitro e i giudici determinano attraverso il proprio giudizio il vincitore per superiorità nel golden round scrivendo la propria preferenza su un foglietto che andrà consegnato all’arbitro centrale. Se anche con quest’ultima procedura l’incontro risulta pari, sarà l’arbitro centrale a decretare il vincitore.
La vittoria prima del limite si può ottenere in vari casi:
Il Video Replay (IVR) è la procedura per cui, in caso di contestazione rispetto ad un presunto errore arbitrale, un coach può chiedere la visione dell’azione con il Video Replay, affinché detto errore venga corretto. La richiesta può essere fatta solo dal coach entro 5 secondi dal presunto errore. Questi mostrerà all’arbitro centrale il cartellino (blu o rosso a seconda del colore del suo atleta) che ha avuto in dotazione all’inizio dell’incontro.
L’arbitro centrale, dopo aver fermato l’incontro, si dirige verso il coach e ne ascolta la richiesta che subito sarà trasmessa al tavolo di giuria. Il tavolo di giuria attraverso il video replay stabilirà entro 30 secondi la validità della richiesta. Se la richiesta del coach viene valutata come esatta, l’arbitro centrale restituisce il cartellino al coach e prende i provvedimenti richiestigli. In caso contrario viene ritirato il cartellino al coach che non potrà più usufruire del Video Replay per la restante durata dell’incontro.
Il Video Replay può essere richiesto: