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Para Taekwondo

È da qualche anno a questa parte che il Taekwondo si sta facendo largo anche tra le persone affette da disabilità che hanno trovato una propria dimensione nelle specialità delle forme e del combattimento. Per tali discipline sono stati adattati i regolamenti dello sport Taekwondo per adeguarli alle esigenze degli atleti diversamente abili.

Partiti nel 2006 solo con il combattimento, si è aggiunta nel 2013 la disciplina delle forme a cui hanno accesso gli atleti con tutti i tipi di disabilità – fisica e mentale – suddivisi per categorie.

Il combattimento è riservato invece esclusivamente ad atleti con disabilità fisiche relative agli arti superiori e agli atleti sordi. Anche per il combattimento gli atleti vengono divisi per categorie a seconda della disabilità

Prima di essere inseriti in una determinata categoria gli atleti vengono classificati in base a quanto la specifica menomazione consente loro di fare.

Le macroclassi iniziali si distinguono in K per il combattimento (Kyorugi in coreano) e P per le forme (Poomsae in coreano) a loro volta suddivise in sottocategorie a seconda dell’handicap.

COMBATTIMENTO

Le classi di combattimento si distinguono in:

  • K40 per le disabilità agli arti superiori
  • K60 per gli atleti sordi

Gli atleti con disabilità agli arti superiori (K40) vengono suddivisi ulteriormente in 4 categorie:

  1. K41 amputato ad entrambe le braccia sopra il gomito o disabilità equivalente
  2. K42 amputato ad entrambe le braccia sotto il gomito o disabilità equivalente
  3. K43 amputato ad un braccio sopra il gomito o disabilità equivalente
  4. K44 amputato ad un braccio sotto il gomito o disabilità equivalente

La differenza sostanziale nel regolamento del combattimento consiste nel fatto che i calci al viso non sono consentiti e i calci alla corazza valgono 1 solo punto invece di 2. Il calcio in rotazione aggiunge sempre 2 punti in più al punteggio.

Le categorie di peso per i combattimenti Parataekwondo sono 3 per i maschi e 3 per le femmine

FORME

Le categorie per le gare di forme sono 6 a seconda del tipo di disabilità:

  • P10 atleti ciechi
  • P20 atleti con disabilità intellettuale
  • P30 atleti con disabilità fisica
  • P50 atleti su sedia a rotelle
  • P60 atleti sordi
  • P70 atleti affetti da nanismo

Per ognuna di tali categorie esistono ulteriori suddivisioni a seconda della gravità della disabilità tali da consentire raggruppamenti omogenei in gara.

In pochi anni il Parataekwondo si è sviluppato enormemente in entrambe le specialità, forme e combattimento. Si sono organizzati campionati nazionali, i cui campioni hanno poi dato vita a tornei continentali e mondiali. Sono state create parallelamente alle squadre nazionali ufficiali, le rappresentative “para” che si allenano per conquistare gli obbiettivi internazionali prefissati ogni anno.

Tra le fila del Taekwondo Caserta l’atleta Riccardo Zimmermann ha raggiunto risultati di alto livello conquistando titoli italiani, europei e mondiali senza soluzione di continuità. È a tutt’oggi uno degli atleti di punta della nazionale italiana di forme per il parataekwondo categoria P34.

Il combattimento è stato inserito per la prima volta tra le specialità paralimpiche a Tokio 2020 e l’Italia ha qualificato l’atleta siciliano Antonino Bossolo che difenderà i colori azzurri nella categoria K44 -61kg maschili